
Brevi riflessioni dal seminario Rendere giustizia alla violenza di genere
A seguito del seminario tenutosi lo scorso 29 febbraio 2024 da Agenfor International e Equall-per una democrazia plurale, ecco tre brevi ma stimolanti riflessioni dell’Avv. Luisa Pola.
❓ Cosa sono gli stereotipi di genere? ❓
Gli stereotipi di genere influiscono sul mondo del diritto, condizionando sia chi le leggi le crea, ovvero il legislatore, sia chi le applica, ovvero i giudici, sia pure tutti quei soggetti pubblici o privati che per varie ragioni interagiscono con le vittime: polizia, assistenti sociali, personale medico. Attraverso azioni mirate di formazione, che coinvolgano tutti gli operatori del diritto, si potranno disinnescare gli stereotipi, ma questi potranno essere eliminate solo a fronte di una significativa evoluzione culturale.
Sebbene ampiamente migliorabili, in Italia vi sono gli strumenti giuridici per prevenire e punire la violenza di genere, tuttavia non vengono applicati in modo adeguato proprio perché gli stereotipi di genere talvolta intervengono falsando il pensiero logico dei vari operatori del diritto. Il Comitato Cedaw e il Grevio sono giunti alle medesime conclusioni sul punto: il legislatore italiano si sta conformando ai corretti standard normativi in materia di violenza di genere, tuttavia l’arretratezza culturale pregna di stereotipi e pregiudizi determina una lettura delle leggi distorta, ne sono prova: il basso tasso di azioni penali e di condanne con conseguenti impunità degli autori dei reati, la vittimizzazione secondaria delle donne che denunciano, le difficoltà di queste ultimi ad ottenere ordini di restrizione e allontanamento.
🚫 I miti dello stupro 🚫
Le dinamiche deviate e i ragionamenti sbagliati che producono discriminazioni nei processi per violenza contro le donne, trovano causa in quelli che vengono definiti miti dello stupro e che provocano distorsioni cognitive e conseguenti errori giudiziari.
I principali falsi miti dello stupro:
❌ Lo stupro sarebbe un atto motivato da un irrefrenabile impulso sessuale al quale l’uomo non riesce ad opporsi
❌ Solo le donne di facili costumi vengono abusate
❌ Le donne desiderano essere sessualmente costrette, e la loro ritrosia è solo apparente e non corrisponde al vero desiderio che è quello di essere sottomesse
❌ Maggiore è il grado di relazione tra la donna e l’uomo nelle denunce per violenza sessuale, minore è la probabilità che si tratti di stupro
❌ Lo stupratore è di norma uno sconosciuto
❌ Le donne, in quanto tali, sono inaffidabili
❌ Le donne sono bugiarde perché mentono e inventano molestie e violenze per vendetta o calcolo
❌ Se la donna lo vuole veramente può resistere allo stupro
❌ Se si accerta che stupro o violenza c’è stato, l’uomo che li ha commessi non è un uomo normale, ma è sicuramente psicologicamente disturbato o sessualmente frustrato
💡 Rammentiamoci i miti dello stupro la prossima volta che sentiamo un fatto di cronaca o la narrazione di una violenza su una donna e osserviamo i nostri pensieri, anche quelli celati in qualche anfratto della mente: potremmo scoprire con inquietudine che questi miti ci sono stati trasmessi, inoculati, questo ci permetterà di riconoscerli e sradicarli.
💭 La vittima perfetta di violenza
La donna che denuncia una violenza non si salva dagli ingranaggi dei pregiudizi e spesso non trova giustizia proprio perché non viene riconosciuta come vittima.
Perché la vittima perfetta non esiste nel mondo reale, ma solo nel mondo dello stereotipo di genere e solo questa è degna di essere riconosciuta “vera vittima”, ma deve essere:
Una donna di specchiata moralità, dalla reputazione ineccepibile, priva di comportamenti ambigui o promiscui
📌Una donna eterosessuale
📌Una donna che non conosce chi la ha aggredita
📌Una donna giovane, piacente, attraente
📌Una donna che non ha vizi o dipendenze, non fuma, non beve, non fa uso di droghe
📌Una donna se non sposata, preferibilmente illibata
📌Una donna che non ha avuto rapporti sessuali nel contesto in cui poi si è verificata la violenza
📌Una donna dalle relazioni sentimentali solide
📌Una donna che non frequenta locali
📌Una donna che non fa tardi la sera, magari in compagnia di amici
📌Una donna che tiene un contegno decoroso in ogni luogo e in ogni contesto
📌Una donna che utilizza un abbigliamento castigato
📌Una donna che tiene comportamenti che non hanno alcuna allusione di tipo sessuale, che non provocano
📌Una donna che al momento dell’aggressione si ribella, grida, manifesta violenta opposizione sino al limite delle forze
📌Una donna che prontamente denuncia senza lasciar passare tempo
📌Una donna che non si premura di raccogliere le prove della violenza subita



